lunedì 31 maggio 2010

Intervista al ministro dell'innovazione Brunetta? Facciamola insieme!


  • Rendere disponibili i dati delle Pubbliche Amministrazioni, per favorire la trasparenza della politica?

  • Portare in tutta Italia la banda larga, prima di pensare a servizi come la Posta Elettronica Certificata (PEC)?

  • Avere moduli e procedure online uniformi in tutti i comuni d'Italia?

  • Usare OpenOffice al posto di Microsoft Office nelle Pubbliche Amministrazioni?


Queste sono solo alcune delle domande proposte sul blog Brunetta nella Rete, messo in piedi dalla rivista Wired per raccogliere (e votare) quelle più interessanti in un'intervista che il direttore della rivista farà al ministro Brunetta il 4 giugno 2010. Tutti possono iscriversi per suggerire altre domande o esprimere una preferenza fra quelle già proposte. Affrettatevi!

sabato 29 maggio 2010

Crea l'effetto piscina nelle tue foto con Gimp



Il programma di fotoritocco Gimp è un'alternativa libera a Photoshop che gira anche su Windows. Le funzionalità di Gimp si possono aumentare installando dei plugin, chiamati anche script, ognuno dei quali velocizza una specifica operazione o crea qualche effetto speciale più o meno fantasioso, come l' "effetto piscina" (wave tank) visibile in questo esempio preso dal sito, che è fa parte di un gruppo di plugin chiamati Will scripts. Le istruzioni per installare plugin sono nel manuale online in italiano di Gimp.



venerdì 28 maggio 2010

Nuovo attacco informatico: tabnabbing o scheda mutaforma del browser

Aza Raskin ha annunciato una nuova forma di attacco informatico particolarmente subdola: pagine Internet che quando vengono aperte mostrano contenuti innocui ma poi si trasformano nelle pagine di login di Gmail o altri servizi. Chi tiene aperte molte schede nel proprio browser può quindi dimenticarsi che certe schede avevano originariamente un contenuto diverso e, quando le riapre, inserirvi nome e password, che a quel punto finiranno ovviamente in mano a qualche malintenzionato.

Per saperne di più su questo nuovo attacco informatico, leggete l'articolo di Paolo Attivissimo che contiene anche una dimostrazione e spiega /anche nei commenti!) come proteggersi: in estrema sintesi, basta stare molto attenti quando si naviga e/o installare, se si usa Firefox, l'estensione noscript

Streak: l'anti-iPad di Dell

Il 25 Maggio Dell ha presentato Streak.

Più piccolo dell'iPad di Apple e performante come un vero partner da viaggio.

Io credo che la concorrenza non sia diretta e che entrambi questi gadget tecnologici soddisferanno due tipi di utenza differenti ma, alla fine, ne resterà solo uno ad occupare... le nostre tasche.

Buona visione di questa anteprima.

Marco Costanzo







On May 25, Dell announced that the Dell Streak tablet device would be available to UK customers in early June. It will be available to US customers later this summer.

viaYouTube - Dell Streak: The versatile 5-inch Android tablet.

giovedì 27 maggio 2010

Incentivi per insegnanti e studenti per un netbook targato intel

Il ClassmatePC è un mini computer portatile netbook ideato da Intel per gli alunni delle scuole elementari e medie. In Italia è disponibile una versione importata da Abaco Computers con il nome ABACO T102 e disponibile a condizioni di favore a scuole, insegnanti e studenti.

per il resto leggi qui Netbook Classmate per la scuola: funziona benissimo… e senza Windows costa molto meno! | corso internet.

Cancella sul serio i tuoi file su Windows con Eraser

Quando cancelliamo un file nel computer in realtà non lo cancelliamo veramente: quello che viene rimossa è solo la "connessione" ai bit che costituiscono quel file, che però rimane sempre lì nel computer, a disposizione di chiunque voglia usare i tanti, piuttosto semplici programmi per recupero di file. L'unico modo per cancellare davvero un file è utilizzare un programma che vi riscriva sopra altri bit.

Eraser è uno strumento Open Source per Windows che fa proprio questo lavoro, e funziona con tutte le versioni di Windows a partire da XP. Se volete cancellare sul serio dei file dal vostro computer, (magari perchè state per venderlo o regalarlo a qualcun altro) provatelo!

Home page di Eraser

mercoledì 26 maggio 2010

Attenzione alle bufale su Internet. Anche e soprattutto quando ci piacciono

Un metodo facile e utile per individuare notizie false o quantomeno sospette prima di ripeterle su Internet consiste nel prendere la prima frase della notizia e cercarla (fra virgolette, così si trova proprio e solo quella) con un qualsiasi motore di ricerca. Questo accorgimento permette in parecchi casi permette di capire quando, quanto e da chi è stata già ripetuta e soprattutto, attraverso commenti dei lettori, se è già stata smentita, e di evitare figuracce come quelle descritte in questo articolo:

"La libertà di parola in Rete è una cosa importantissima, ma proprio per questo è importante non usarla a sproposito, cioè pubblicando o ripetendo senza pensarci nè verificarle certe "notizie", solo perchè ci "suonano" giuste. Ecco due esempi freschi freschi..."

Leggi il resto su Abbasso le bufale online

martedì 25 maggio 2010

Attenzione alla storia del browser!

I browser, cioè i programmi che usiamo per navigare su Internet possono mettere in pericolo la nostra privacy in diversi modi. Delle "impronte digitali" che lasciano avevamo già parlato, ma avete presente la "storia" del browser, ovvero quella funzione che vi fornisce un elenco di tutti i siti che avete visitato recentemente per permettervi di ritrovare facilmente quella pagina tanto interessante di cui però non si ricorda il nome? Beh, fateci attenzione, perchè anche se è utilissima, la storia della vostra navigazione online può essere visibile a qualsiasi sito che visitate!

Esiste infatti un trucco, chiamato in gergo tecnico "CSS:visited" che consente ai server che visitate di farsi trasmettere dal vostro browser una copia della storia di navigazione, cioè un elenco completo di tutti i siti da cui siete passati prima di arrivare a quello. Secondo una recente indagine svolta su quasi mezzo milione di internauti, tre su quattro avevano browser che si comportavano in questo modo, e avere un browser nuovo come Safari o Chrome non aiuta, anzi (il 94% degli utenti di Chrome erano affetti da questo problema. Attenzione dunque. Per sapere se il vostro browser racconta a tutti la vostra storia, basta un clic su questa pagina, che vi dirà quali dei 5000 siti Internet più popolari avete visitato. Per evitare il problema con il browser Firefox si può installare il plugin SafeHistory.

giovedì 20 maggio 2010

Come controllare lo stato della propria privacy in Facebook

Il sito Reclaim Your Privacy (Rivendica la tua Privacy) offre un sistema semplice per controllare lo stato di tutte le configurazioni relative alla privacy del proprio account Facebook, con un semplice programma il cui codice è disponibile a chiunque, per verificarne la correttezza. Il sito è in inglese, ma la procedura è molto semplice:

  1. portare il cursore del mouse sul link "Scan for Privacy" e trascinarlo per memorizzarlo nella barra segnalibri del proprio browser, oppure aggiungerlo ai Preferiti.

  2. Entrate in Facebook con il vostro nome utente e password come fate di solito

  3. Fate clic sul bookmark creato nel punto 1


Facendo in questo modo il programma associato al bookmark analizzerà tutte le configurazioni relative alla privacy, segnalando quelle che potrebbero rendere visibili a tutti alcuni dati.

mercoledì 19 maggio 2010

Curarsi da soli online o... semplicemente informarsi?

Secondo uno studio pubblicato a ottobre 2009 "oggi in Italia informarsi sulla salute online è, di fatto, un’abitudine consolidata che ha modificato e, fa continuamente evolvere, il rapporto medico-paziente e che mette in luce la necessità di un’informazione accessibile ma certificata e di qualità."

La stessa abitudine, negli Stati Uniti, è ormai talmente comune che i medici americani iniziano a parlare di una nuova malattia, la "googleite": cercare su Internet più informazioni possibile al minimo sintomo di malessere, fino a convincersi di avere qualche malattia più o meno sconosciuta o qualche altro problema di salute. Al punto che il medico curante, quando viene finalmente consultato, spende più tempo per spiegare al paziente che è arrivato a conclusioni errate partendo da informazioni inaffidabili che per la visita vera e propria (o per "compilare online i certificati medici"...).

Niente Internet in medicina, dunque? Come sempre, la verità sta nel mezzo: avere accesso ad altre fonti di informazione oltre al medico non può e non deve sostituirlo, ma può comunque essere utile, come dice Donatella, madre di un bimbo autistico:

"dopo una settimana che avevo il computer ero già iscritta a una mailing list sull'autismo. Grazie a Internet ho potuto imparare parecchio sull'autismo, incluse (ben prima che se ne parlasse in Italia) le teorie e terapie più moderne."

Il metodo giusto, quindi è usare Internet per essere in grado di fare le domande giuste o capire appieno certe risposte che otteniamo dai medici, senza rinunciare alla loro competenza.

martedì 18 maggio 2010

Attenti alle impronte digitali del browser!

Alcuni mesi fa, su un altro sito, ho proposto un esercizio di verifica sulla propria privacy online (no, stavolta Facebook non c'entra):

Panopticlick vi dirà (solo in inglese, purtroppo) quanto è unica la configurazione o firma del programma (browser) con cui navigate su Internet, cioè quanto è facile usarla per riconoscervi online mentre vi spostate da un sito all'altro... La firma, o impronta digitale, è costituita semplicemente dalle informazioni che ogni browser trasmette su sè stesso e su tutti i plugin a sua disposizione.

Quell'articolo è stato scritto pochissimi giorni dopo il lancio di Panopticlick. Oggi, a quanto risulta dai risultati appena diffusi dalla Electronic Frontier Foundation, è ora di rileggerlo attentamente. A quanto pare, questo potenziale attacco alla privacy non solo non ha nulla a che fare con i cookies, che forse già conoscete ma sono più facili da neutralizzare, ma è abbastanza accurato da riconoscere accuratamente il vostro browser nel 94% dei casi!

Leggi come funzionano le impronte digitali dei browser, da sole o insieme alla geolocalizzazione degli indirizzi IP.

lunedì 17 maggio 2010

Come vanno usati gli accorciatori di URL?


Gli URL (Universal Resource Locator) sono gli indirizzi delle pagine Internet. Gli accorciatori di URL sono quei portali come bit.ly o tinyurl.com (ma ne esistono parecchi altri) che associano automaticamente a un indirizzo Internet lunghissimo un altro molto più corto sul loro sito.




Esempio pratico: su questo sito il post sugli accessi abusivi via Wi-Fi di Google ha un URL assai lungo (anche se ne esistono di molto, molto, molto più lunghi):



http://espertointernet.com/wi-fi-proteggiti-dagli-accessi-abusivi-inclusi-quelli-di-google/



se andate sul sito http://bit.ly, inserite l'indirizzo qui sopra (che chiameremo per comodità URL lungo) nel campo "Shorten with bit.ly" (ovvero "accorcia con bit.ly") e premete il tasto Invio nel campo "Your Link" apparirà l'URL corto http://bit.ly/apnrqX che (cliccarci per credere) apre sempre la pagina corrispondente a http://espertointernet.com/wi-fi-proteggiti-dagli-accessi-abusivi-inclusi-quelli-di-google/ .



La cosa che non dovete farvi sfuggire, per capire appieno il discorso che segue, è che qualunque sia l'URL di partenza, l'accorciatore lo trasforma sempre in uno del proprio sito: nel nostro esempio l'URL lungo di una pagina del sito espertointernet.com è diventato un URL corto del sito bit.ly.



Il funzionamento è facilissimo: quando si fa clic su un URL corto, il browser visita il sito accorciatore (che nel nostro caso è bit.ly) e quest'ultimo gli dice automaticamente "prosegui, vai a caricare la pagina a questo URL lungo, l'unico che nel mio database corrisponde allo specifico URL corto che mi hai richiesto".



A prima vista gli URL corti sono comodissimi: ci evitano di scrivere o copiare indirizzi Internet lunghissimi in certi programmi email che li spezzerebbero in più righe (rendendoli non più cliccabili) o su portali come Twitter, che limita la lunghezza totale dei messaggi a 140 caratteri. Gli URL corti possono anche evitare di rovinare l'impaginazione nei testi stampati. In altre circostanze, invece, è molto meglio non usarli affatto. Questo perchè quando si usa un accorciatore si rallenta e rende opaco tutto il processo di individuazione e caricamento delle varie pagine Internet, con le seguenti conseguenze:



  • navigazione più lenta (invece di chiedere una pagina al server che la ospita, si deve per forza chiedere prima all'accorciatore qual è quel server)

  • fragilità del sistema: se un accorciatore ha un guasto o chi lo gestisce fallisce, TUTTE le pagine su qualsiasi sito Internet che contengono URL corti di quell'accorciatore si ritroveranno piene di link inutili, perchè puntano ad altri siti in maniera inutilizzabile. Anche se quegli URL corti sono stati inseriti anni prima e/o se le pagine a cui puntavano sono ancora in linea


  • gli URL corti rendono impossibile capire in anticipo, cioè passandoci sopra il cursore del mouse, su che sito si andrà effettivamente a finire cliccandoli. Questo può essere un ottimo sistema per trasmettere spam

  • per i motivi appena esposti, postando URL corti su diverse mailing list e forum si rischia anche di essere presi a male parole (l'ho visto accadere personalmente diverse volte).




Ricapitolando, viva gli accorciatori di URL, ma solo su Twitter, in email private (preferibilmente solo a persone che già conoscete) e al limite su testi stampati. Quando dovete inserire un link nel vostro blog, invece, usate sempre e solo i link originali, anche se farlo vi costa qualche secondo in più. Raggiungere i siti linkati dalle vostre pagine richiederà meno tempo e sarà sempre possibile finchè quei siti saranno online.



PS: questa è solo una breve sintesi dei due articoli in inglese:


domenica 16 maggio 2010

OpenOffice 3.2.0 è facile... con l'Istituto Majorana

Pubblicate le due guide OpenOffice 3.2.0 facile, sia nella versione per Ubuntu Linux che in quella per Windows. Sono state realizzate 19 brevi videoguide. Disponibile pure una guida per Writer videoscrittura che, con semplicità, ci porterà dalle prime prime parole fino ad un documento con carta intestata personalizzata. Le guide si rivolgono a quanti sono alle prime armi...

visitate OpenOffice 3.2.0 facile con 21 videoguide.

Una scuola italiana che ha molto da insegnare alle altre scuole.

Marco Costanzo

Seminario su Office 2010 e Lavagne Multimediali

L'Istituto Tecnico Majorana di Grugliasco (TO) organizza il 3 giugno 2010, insieme a Microsoft, un seminario gratuito sulle nuove funzioni di integrazione e supporto di Microsoft Office 2010 alle Lavagne Interattive Multimediali (LIM). Fra gli argomenti che verranno trattati ci sono didattica in aula con Office 2010 e LIM, Classi Virtuali e didattica a distanza. Il seminario è basato sulla seguente considerazione:

"Attualmente sulle LIM vengono usati prodotti di nicchia non compatibili tra di loro; in un prossimo futuro ci troveremo di fronte a interfacce note, consolidate e rassicuranti e a formati standard, caratteristica importante anche dal punto di vista dell’editoria scolastica"

che (anche se ci sembra opportuno ricordare che, se si parla di standard, i formati di Microsoft Office non sono ancora ufficialmente considerati tali dallo Stato Italiano e che anche le scuole stesse possono essere i propri editori scolastici) è assolutamente condivisibile e molto importante.

sabato 15 maggio 2010

Wi-Fi? Proteggiti dagli accessi abusivi (inclusi quelli di Google...)

Le auto di Google, quelle che anche in Italia viaggiano per tutte le strade per raccogliere video per il servizio Street View, potrebbero avere anche scaricato file di tutti coloro che, nelle vicinanze, stavano usando una connessione Wi-Fi non protetta: "Google ha senz'altro commesso un errore grave intercettando i dati, ma quello ancora più grave lo commette chi lascia la propria rete Wifi aperta e accessibile (a chiunque abbia un laptop). Leggere il manuale prima di mettere in produzione un apparecchio non si usa più, evidentemente."

Per saperne di più:

l'articolo di Paolo Attivissimo sulle "intercettazioni" di Google Street View

Per proteggere il tuo computer da intrusioni via WiFi (un router WiFi mal configurato può permettere l'accesso a chiunque nel raggio di 100 metri!):

Come evitare accessi WiFi abusivi

Proteggere il tuo router WiFi

venerdì 14 maggio 2010

Come ci spia e fa spiare il pulsante Like di Facebook

Forse vi sarete già accorti che il pulsante "Like" cioè "mi piace" di Facebook da qualche tempo appare anche quando visitate siti che con Facebook non c'entrano nulla. Questa è una conseguenza della "personalizzazione istantanea" di Facebook e della progressiva sparizione della privacy in quel network, di cui abbiamo già parlato.

Fin qui, purtroppo, nulla di nuovo. Il motivo per cui ritorniamo su questo argomento è una "interessante" conseguenza di questo nuovo, continuo scambio di dati fra Facebook e tutti gli altri siti Web che visitiamo.

Facebook usa (e scambia) tutto quel che viene a sapere di ogni utente per mostrargli gli annunci pubblicitari a cui ha più probabilità di essere interessato. Secondo Gianroberto Casaleggio, la disseminazione del tasto Like su tutta Internet può significare che Facebook d'ora in poi userà anche qualcosa che prima non sapeva (cioè quali altri siti visitiamo) per decidere quali annunci mostrare sulla nostra pagina Facebook... non solo a noi ma a tutti i nostri amici Facebook che la visitano.

Immaginate di andare a fare un colloquio di lavoro in un'altra azienda e trovare in ufficio sulla scrivania, la mattina dopo, un depliant di un'agenzia di collocamento... lasciato in vista di tutti i colleghi da un "amico premuroso" che vuole "aiutarvi" perchè si è accorto che cercavate lavoro. Vi farebbe piacere? Utente avvisato...

Leggete l'articolo completo sul tasto Like di Facebook!

giovedì 13 maggio 2010

Incentivi per i giovani per navigare in Internet

"Abbiamo stanziato 20 milioni di euro con un contributo di 50 euro per i giovani che vogliono attivare internet veloce", spiega Brunetta, "200 mila lo hanno già fatto, ma restano la metà dei fondi ancora da spendere. Faccio appello, quindi, ad altri 200 mila giovani che vogliano attivare questo strumento indispensabile per studiare e lavorare".

Gli incentivi del governo consistono in cinquanta euro di sconto sull'attivazione di una nuova linea Adsl o sull'acquisto di una chiavetta Usb per navigare in mobilità. Possono accedere solo i giovani tra i 18 e i 30 anni qui come richiederli.

segui il link Incentivi Adsl: ancora 10 mln da distribuire.

mercoledì 12 maggio 2010

Carta intestata professionale con OpenOffice

Se usate OpenOffice potete trovare parecchi modelli già pronti di documenti per la scuola o l'ufficio (fatture, biglietti da visita, calendari e così via sull'apposita sezione del sito italiano.

Se invece volete creare da soli carta intestata dall'aspetto professionale, ecco due tutorial che spiegano come usare OpenOffice per preparare grafici  vettoriali e come usarli proprio per la carta intestata:

Come importare grafici vettoriali in OpenOffice.org

Realizzare la propria carta intestata con OpenOffice.org

martedì 11 maggio 2010

Vedere con i propri occhi che fine ha fatto la propria privacy su Facebook

In questi giorni parliamo spesso di Facebook, ma... come dire? Non è colpa nostra. Stanno uscendo in rete parecchie informazioni utili su questo Social Network che tutti i suoi utenti dovrebbero conoscere, per decidere liberamente se e come farne ancora uso.

Appena potete date studiate il diagramma nella pagina sull'evoluzione della privacy in Facebook. Niente paura, è molto più facile da capire di quanto sembri, anche se è in inglese, basta sapere che:

  • ogni spicchio del diagramma rappresenta una funzione o tipo di dati da voi inserito in Facebook: messaggi in bacheca (Wall posts), sesso (gender), likes (quel che avete approvato) e così via (gli altri termini dovrebbero essere facili da capire, in caso contrario chiedete lumi nei commenti).

  • ogni cerchio concentrico rappresenta quali e quante persone possono vedere i vostri dati: più il cerchio è largo più persone li vedono. Al centro del cerchio ci siete voi (you) poi vengono amici (friends), membri di eventuali reti in Facebook (network), poi tutti gli utenti di Facebook e all'esterno tutta Internet


Facendo clic sulle date in alto a destra del diagramma potete vedere quanto la privacy in ogni campo è diminuita col tempo.

Per esempio nel 2005, ci dice il diagramma, solo i vostri amici (friends) potevano sapere il giorno del vostro compleanno (birthday), un'informazione che può servire fra l'altro per calcolare il vostro codice fiscale, o i dati completi del vostro profilo (a meno di non inibire o rimuovere tutto a mano ovviamente).

Facendo clic su 2010 (apr) scopriamo che oggi chiunque stia in qualunque network vede il compleanno e tutta Internet può leggere tutto quello che sta nel profilo. Idem per tutti gli altri dati.

Conclusione: se ancora si vuole stare dentro Facebook conviene ricontrollare contenuto e visibilità di tutto quel che ci avete scritto dentro e cancellare o disabilitare dove occorre (abbiamo segnalato ieri come disabilitare la Personalizzazione Istantanea). E soprattutto ripetere l'operazione ogni pochi mesi.

Studia il diagramma sull'evoluzione della privacy in Facebook (se i clic sulle date non funzionano, seguite il link "image based version subito sopra il diagramma).

lunedì 10 maggio 2010

Come disabilitare la personalizzazione istantanea di Facebook

Qualche settimana fa ho spiegato su un altro sito perché la funzione di personalizzazione istantanea di Facebook è l'ennesimo attacco alla privacy: in estrema sintesi, permette a qualsiasi sito "amico" di Facebook di farsi gli affari vostri.

Mentre quella spiegazione è ancora valida, i consigli che davo per disabilitare questa funzione non sono più aggiornati. Fortunatamente, un altro sito ha già pubblicato una spiegazione aggiornata, quindi vi invito caldamente a leggerla e metterla in pratica: disabilita la "Instant Personalization" di Facebook!

Come vedere i programmi RAI via Internet senza Silverlight

Silverlight è una nuova tecnologia per trasmettere video e altri contenuti interattivi via Internet, che, tra le altre cose, viene usata dalla RAI per trasmettere in diretta alcuni programmi anche sulla Rete. Però, come spiega benissimo Flavio Tordini, ci sono diversi validi motivi per provare a vedere quei programmi anche con un browser che non supporta Silverlight, fra i quali il fatto che gira male su computer vecchi e consuma troppa batteria su quelli portatili.

Fortunamente, seguire le dirette RAI è possibile anche con il programma VLC, che può tornare utile in tanti altri casi, se non ci si lascia spaventare dall'installazione dell'interprete per il linguaggio Python e di uno script. La procedura dettagliata è spiegata in un altro post di Flavio Tordini: dirette RAI senza Silverlight o Moonlight. Grazie a Flavio e a tutti gli altri programmatori che hanno collaborato con lui!

giovedì 6 maggio 2010

Con Docs.com posso o no dire addio a OpenOffice o MS Office?

Docs.com è un nuovo portale Web ancora in fase di collaudo con cui è possibile "trovare o creare documenti Microsoft Office o condividerli con i vostri contatti di Facebook".

A quanto pare da una prima, interessante recensione (vedi sotto) "siamo dunque tutti in condizione... di affermare che l’installazione di un Word Processor sul proprio PC in locale sta iniziando a smettere di avere senso" perché "fa un certo effetto avere la netta sensazione di star impiegando Microsoft Word (o Excel o PowerPoint) senza che questo sia presente sul computer".

Andrà veramente così? Vedremo. Per ora vale la pena di segnalare che:

  • per avere la "netta sensazione di star impiegando Microsoft Office senza che questo sia presente sul computer" in molti casi basta... installare gratuitamente OpenOffice, di cui esistono anche versioni per bambini) e manuali per principianti

  • Servizi come Docs.com funzionano, per definizione, solo quando c'è accesso a Internet veloce, stabile e a prezzo accessibile. Tutte condizioni niente affatto scontate in Italia.

  • Usare servizi come Docs.com è come andare a scrivere nell'ufficio di qualcun altro e lasciare una copia di tutto sulla sua scrivania quando si torna a casa. Per scrivere la lista della spesa può anche andar bene, per documenti confidenziali, privati o professionali, il discorso cambia completamente, no?


Conclusione: provare e informarsi è bene, quindi vi invitiamo a leggere la recensione completa, ma passare a Docs o a quello che in generale viene chiamato "cloud computing" è una decisione seria che va presa con calma. Meglio aspettare e farlo solo quando è davvero necessario, non solo comodo o di moda.

Leggi la Recensione di Docs.com

Diventa più facile rottamare i rifiuti elettronici

I Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), cioè frigoriferi, telefonini, asciugacapelli computer e simili, inquinano tantissimo perchè circuiti integrati, trasformatori e altri componenti contengono decine di sostanze tossiche. Di conseguenza, non vanno mai abbandonati per strada o buttati nella spazzatura comune!


Finora l'unica soluzione corretta per disfarsi dei RAEE era portarli alla discarica specializzata più vicina (nel caso dei computer se ne poteva anche prolungare la vita utile installandoci sistemi operativi come Ubuntu, ovviamente). Dal 19 maggio sarà comunque possibile consegnare gratuitamente i Raee direttamente presso i punti vendita, all’atto dell’acquisto di una nuova apparecchiatura elettrica o elettronica.

Per ulteriori informazioni sul Decreto Raee appena entrato in vigore, vedi Corriere Comunicazioni.

martedì 4 maggio 2010

Rimborso tassa rifiuti? Attenzione alle voci!

Da qualche settimana continua a girare su Internet una voce, amplificata anche da Beppe Grillo: "Chi ha pagato l'Iva sui rifiuti, pari al 10% del totale, può chiederne il rimborso per gli ultimi 10 anni.. [compilando il modulo scaricabile da questa pagina, inoltre] ... bloccherà di fatto l'IVA sulle prossime fatture. Chi non lo fa si troverà a continuare a pagare tutto come prima"

Prima di seguire voci su Internet è importante verificare e tenersi aggiornati (come sempre, d'altronde!) . Per quanto riguarda il rimborso, infatti, Massimo Soraci, Dottore Commercialista, spiega che:

La Sentenza della Corte Costituzionale n. 238 del 24 Luglio 2009 ha dichiarato incostituzionale l'applicazione dell'IVA sia sulla vecchia Tarsu che sulle attuali Tariffe Rifiuti, perché anche queste  ultime sono da considerare "tributi" (contrariamente a quanto ritenuto dai Comuni): pertanto, l'IVA che non si applica mai su altri tributi, non doveva essere applicata.

Questa notizia, che continua a girare sul Web e nella catene di email, sta accendendo infondate speranze di ottere in tempi brevi rimborsi di cospicue cifre di denaro, trattandosi appunto del 10% su 10 anni di Tariffa (che a Roma si applica dal 2003).

Tuttavia è bene precisare che, premesso che ciascuno è libero di fare ciò che vuole, in realtà dalla sentenza della Corte costituzionale non deriva alcuna certezza, né sulle procedure né sui tempi per ottenere tali rimborsi, proprio perché sarebbe compito del Governo, o del ministro, stabilirle. O, al limite, potrebbero assumere decisioni i singoli comuni, che ovviamente se ne sono guardati bene.

Allo stato, non risulta che siano in atto iniziative in merito, anzi sono in corso tentativi di inserire in qualche decreto legge di ampio contenuto, una qualche norma "interpretativa" che di fatto annulli gli effetti della sentenza..

Pertanto è probabile che tutto si risolva con un nulla di fatto. Chi volesse, tuttavia, può  - per evitare il decorso della prescrizione - inviare una raccomandata all'AMA per richiedere il rimborso, ed eventualmente aderire alle iniziative di "class action" promosse dalle associazioni di consumatori (segnalo, fra i tanti, il sito www.aduc.it).

Impariamo tutti a usare OpenOffice!

"OpenOffice.org per tutti!" è una guida semplice e approfondita, scritta da Riccardo Cavalieri, per tutti coloro che desiderano usare la più popolare alternativa libera e gratuita a Microsoft Office. Il libro, per Enti pubblici e privati e per tutti coloro che intendono avvicinarsi al mondo Open, spiega in circa 150 pagine come gestire testi, fogli elettronici, presentazioni, grafici e semplici database con OpenOffice, descrivendo per ciascuna passo passo le funzioni e le migliori metodologie di lavoro.

Per sapere di più su questo testo o acquistarlo, visitate il sito dell'autore

Compreresti oggi l'iPad della Apple?

Di scettici ce n'erano pochi ma i dati resi noti ieri da Apple avranno convinto anche loro. L' iPad è un grande successo. I numeri parlano chiaro: 1 milione di unità vendute in 28 giorni e 12 milioni di app scaricate e 1.5 milioni di e-books , buona parte delle quali a pagamento. Il tablet ha fatto meglio persino dell'iPhone, altro device partito a razzo, ma che è stato doppiato, quanto a unità vendute nello stesso lasso di tempo.

via iPad meglio di iPhone, è una partenza a razzo.

Tra qualche giorno l'iPad arriverà in Italia. Il successo in America è stato grandissimo ma tu, personalmente, compreresti oggi questo nuovo dispositivo?

Marco

Ecco alcune informazioni aggiuntive da Wikipedia sull' iPad

L'iPad è un tablet computer prodotto da Apple in grado di riprodurre contenuti multimediali e di navigare su Internet. È inoltre retrocompatibile con le applicazioni per iPhone OS[3]. Il dispositivo dispone di uno schermo da 9,7 pollici[4] con retroilluminazione a LED e supporto al multi-touch.








Indice


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Storia [modifica]


Il prodotto è stato presentato da Steve Jobs il 27 gennaio 2010 ad una conferenza Apple allo Yerba Buena Center for the Arts Theater di San Francisco[3], dopo un'intensa campagna mediatica composta esclusivamente da indiscrezioni. Prima di tale data Apple, come da sua tradizione, ha mantenuto il massimo silenzio riguardo all'iPad: l'annuncio al pubblico è coinciso con la presentazione del prodotto.

Hardware [modifica]


Schermo [modifica]


Lo schermo misura 9,7 pollici ed il display a cristalli liquidi misura 1024 x 768 pixel. Il vetro che costituisce lo schermo è antigraffio come per l'iPhone e l'iPod Touch. Il display risponde a due sensori: un sensore di luce ambiente per regolare la luminosità dello schermo e un accelerometro a tre assi per rilevare l'orientamento dell'iPad. A differenza dell'iPhone e dell'iPod touch, l'iPad supporta una rotazione dello schermo di qualsiasi angolo. La maggior parte delle applicazioni vengono supportate sia in verticale che in orizzontale.

L'iPad ha un interruttore per bloccare la funzione di rotazione dello schermo per impedire la rotazione involontaria quando l'utente è sdraiato. Ci sono un totale di quattro interruttori fisici, tra cui il pulsante home sotto il display che riporta al menu principale, e tre switch sui lati. L'iPad utilizza una rete Wi-Fi. Il modello 3G contiene A-GPS, mentre entrambi i modelli hanno una bussola digitale. Il retro dell'iPad dotato di Wi-Fi è realizzato in alluminio sagomato con tasti in plastica nera.

Uscita audio [modifica]


L'iPad è dotato di tre diffusori collocati in basso a destra. L'interruttore del volume si trova sul lato destro, e il connettore per le cuffie si trova in alto sulla sinistra. L'iPad supporta sia cuffie normali sia quelle con un microfono incorporato. Il microfono può essere utilizzato per la registrazione vocale.

Alimentazione [modifica]


L'iPad utilizza una batteria interna non rimovibile ai polimeri di ioni di litio. L'iPad è progettato per essere caricato dall'adattatore di alimentazione USB, anche se può essere caricato da una porta USB standard di un computer. Apple sostiene (ed alcune recensioni lo confermano) che la batteria dell'iPad può fornire fino a 10 ore di video, 140 ore di riproduzione audio e fino a un mese in stand by.

Memoria [modifica]


L'iPad è stato rilasciato con tre varianti differenti: 16, 32, o 64 GB. I dati vengono memorizzati su un disco flash e non vi è alcuna possibilità di espanderlo. Il modello dotato di Wi-Fi e 3G include un modello micro-SIM posizionato sul lato del dispositivo.

Software [modifica]


Come l'iPhone e l'iPod Touch, l'iPad è in grado di girare solo con software scaricati dall'App Store. L'iPad è in grado di far girare la maggior parte di applicazioni per iPhone. L'iPad include queste applicazioni di base: Safari, Mail, Foto, Video, YouTube, iPod, iTunes Store, App Store, Maps, Note, Calendario, Contatti e Spotlight.

Funzionalità [modifica]


Dal punto di vista di Steve Jobs (CEO Apple) i netbook in commercio sono dotati di un hardware insufficiente per svolgere compiti complessi, di schermi e di tastiere troppo piccole per essere comode e di un'autonomia limitata della batteria, insufficiente per un utilizzo produttivo dei dispositivi. Quindi la società ha deciso di sviluppare una propria alternativa, un dispositivo a metà strada tra un telefono cellulare evoluto e un computer portatile. Questo ha portato alla nascita dell'iPad, un dispositivo senza tastiera e basato su un'interfaccia multi-touch sviluppata espressamente per il dispositivo. L'interfaccia grafica segue la filosofia di quella presente dei cellulari iPhone adattata tenendo conto di uno schermo di maggiori dimensioni e di una potenza di calcolo più elevata.

Modelli [modifica]






Il retro della versione dell'iPad con Wi-Fi + 3G



L'iPad è commercializzato in due versioni, una con solo il Wi-Fi e l'altra con la connessione 3G oltre al Wi-Fi 802.11n. La memoria disponibile è di 16 GB, di 32 GB o 64 GB.

Disponibilità [modifica]


L'iPad è disponibile negli Stati Uniti dal 3 aprile 2010 [5]solo in versione Wi-Fi, alla fine di aprile 2010 invece, sarà distribuita la versione 3G[2]. Il prezzo di partenza del modello base è stato previsto in 499 dollari, nonostante manchi poco tempo al debutto dell'iPad nel mercato europeo non è stato ancora svelato il prezzo. A livello mondiale verrà distribuito a partire da fine maggio in entrambe le versioni con possibilità di preordine dal 10 maggio.

Applicazioni [modifica]


L'iPad ha diverse applicazioni preinstallate: Safari, Mail, Foto, Video, YouTube, iPod, iTunes, App Store, Mappe, Note, Calendario e Contatti. L'applicazione iBooks sarà disponibile per il download attraverso App Store e non sarà preinstallata. L'iPad è in grado di eseguire le applicazioni per iPhone oltre a quelle specifiche per il dispositivo che possono essere create da terzi grazie al rilascio di iPad SDK e che saranno successivamente presenti in una nuova sezione dedicata dell'App Store.

iBooks [modifica]






Lettura di un libro su iPad










Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi le voci iBooks e iBookstore.

Scaricabile dall'App Store, iBooks, nato per gestire e visualizzare libri e più in generale contenuti cartacei tramite l'iPad. L'applicativo si collega a un negozio digitale chiamato iBookstore per permettere all'utente di acquisire contenuti da visualizzare sul dispositivo. Per il momento è previsto per il solo mercato statunitense.

YouTube [modifica]









Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voce YouTube.

L’applicazione YouTube è stata totalmente ridisegnata per l'iPad. I contenuti sono stati riorganizzati in un modo tutto nuovo, in modo da permettere una visualizzazione migliore. Se si ruota l’iPad in orizzontale è possibile vedere il video in formato widescreen.

iWork [modifica]









Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voce iWork.

Con iWork ridisegnato per iPad si potranno creare presentazioni, documenti e fogli elettronici, parzialmente compatibili con la versione di iWork per MacOs X (attualmente in Pages ad esempio non è possibile inserire note a piè di pagina, ma non è l'unico limite).

Critica [modifica]


Il prodotto è stato molto criticato per la mancanza di componenti hardware e software che dispositivi analoghi presentano. Il dispositivo non presenta porte USB per poter essere espanso, non presenta direttamente uno slot per inserimento di schede di memoria provenienti da macchine fotografiche (richiede un adattatore esterno) non presenta una fotocamera, il browser non è in grado di interpretare i contenuti Flash e non gestisce il multitasking.[6] Un blogger del New York Times ha sottolineato come l'iPad non permetta una fruizione ottimale degli ebook, in quanto privo di un display a tecnologia E-ink o Pixel Qi.[7]. Su Booksblog.it, blog italiano dedicato a chi ama la lettura, è presente un video in inglese che illustra le differenze fra il display dell'iPad e quello di un generico ebook-reader con schermo E-ink.[8]

David Pogue del New York Times ha scritto due articoli sull'iPad, uno dedicato all'utenza esperta e una dedicata all'utenza generica. Nel primo ha sottolineato le mancanze tecnologiche e ha evidenziato che esistono computer che a costi inferiori offrono le componenti mancanti dell'iPad(ma non ha specificato di quali computer si tratta e nemmeno se possiedono le altre caratteristiche invece presenti in iPad). Nel secondo articolo si è soffermato sulla velocità, la comodità e la semplicità di utilizzo del dispositivo e ha scritto che il dispositivo è nato per fruire i contenuti multimediali non per crearli.[9]

Paolo Attivissimo, noto blogger e fan di Apple, ha discusso di numerose disfunzioni che riguardano la suite iWork, poco compatibile con la versione installata sui Mac.[10] In particolare, Keynote e Pages non consentono di visualizzare una serie di caratteristiche che hanno reso celebre la funzionale suite di Apple.

Sistema operativo [modifica]


L'8 aprile 2010 è stata presentata da Steve Jobs durante un Keynote la versione beta dell'iPhone OS4.0 che sarà rilasciato durante l'autunno 2010. Questo nuovo OS sarà caratterizzato soprattutto dalla presenza del multitasking, dalla possibilità di modificare il wallpaper e dalla possibilità di creare cartelle nella springboard.

Andamento commerciale [modifica]


Il primo giorno di commercializzazione sono state vendute 300 000 unità del dispositivo. In 28 giorno il produttore ha dichiarato di aver venduto nel mercato statunitense 1 milione di unità del prodotti, 12 milioni di applicativi e 1,5 milioni di libri.[11]

Problemi [modifica]


A poche ore dal rilascio dell’iPad nei mercati americani sono iniziate a spuntare nel web le prime lamentele da parte dei consumatori americani riguardo alla qualità della ricezione del segnale wireless, l’origine delle lamentele si è formata a causa della scarsa qualità della connessione wireless.[12] L’azienda di Cupertino ha rilasciato comunicazioni ufficiali riguardanti il problema.

Il Jailbreak [modifica]









Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi la voce Jailbreak (informatica).

Dopo poche ore dal rilascio di iPad in America il famoso hacker GeoHot conosciuto anche per aver sbloccato l’iPhone ha postato nel suo blog un’immagine che rappresenta la schermata home dell’iPad con due icone che rappresentano i programmi necessari per lo sblocco dell’hardware.

Fabbricazione [modifica]


L'iPad è attualmente in fase di produzione da Foxconn, azienda cinese conosciuta per essere l'assemblatrice dell'iPod e dell'iPhone.

Accessori per iPad [modifica]






iPad su supporto iPad Dock




  • iPad Keyboard Dock: Il Keyboard Dock è un supporto di ricarica che include anche una tastiera full-size. Ha un connettore a 30 pin posteriore che permette di collegarlo a una presa elettrica con l’alimentatore USB, sincronizzarlo con il computer e usare altri accessori. Il jack audio invece permette di collegarlo a uno stereo o ad altoparlanti amplificati.



  • Custodia per iPad: Interno in morbida microfibra, struttura a pannelli rinforzati: è una custodia per trasportare l'iPad.



  • iPad Camera Connection Kit: Con la coppia di adattatori iPad Camera Connection Kit è possibile importare foto e video da una fotocamera digitale in due modi diversi: usando il cavo USB della fotocamera o direttamente da una scheda SD. iPad supporta tutti i formati fotografici standard, tra cui JPEG e RAW.



  • iPad Dock: Il supporto iPad Dock offre un accesso al connettore dock per sincronizzare e ricaricare l'iPad.



  • Alimentatore USB da 10W per iPad: L’alimentatore USB da 10W consente di ricaricare l’iPad direttamente da una presa di corrente.



  • Adattatore da connettore dock a VGA per iPad: Con questo accessorio è possibile visualizzare presentazioni e filmati in grande collegando l'iPad alla TV, oppure a un monitor, un proiettore o uno schermo LCD che usino un connettore VGA.


Apple Wireless Keyboard: La tastiera Apple Wireless Keyboard funziona con l'iPad grazie alla tecnologia Bluetooth